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Il mercato cosmetico in Giappone

Il mercato cosmetico in Giappone

Il settore Cosmetico in estremo oriente sta sperimentando una crescita molto elevata. In particolare, i consumatori giapponesi sono i terzi al mondo con un elevato potere di acquisto per un totale di 126 milioni di consumatori. Anche durante il periodo peggiore del Covid-19 il mercato giapponese della cosmetica ha continuato la sua crescita. Vediamo insieme i dati pubblicati da EU-Japan Center.

Panoramica del mercato cosmetico in Giappone

Il mercato della cosmetica in Giappone, si stima che nel 2021, abbia raggiunto un valore pari a €23 miliardi, con un trend in continua crescita, anche nel 2020. Dal 2014 al 2019 il consumo di cosmetici in Giappone è cresciuto ad un ritmo mediamente costante pari al 20%. Lo spaccato della cosmetica naturale e biologico rappresenta ancora solo il 5% delle vendite, ma sta crescendo più della media della cosmetica in generale.

Il mercato dei “quasi-drugs”, ovvero dei prodotti tra cosmetici e farmaci puri, rappresenta in Giappone il 20% del totale del settore cosmetico. Tuttavia, la sua crescita è più lenta della media ed è cresciuto del +5% dal 2007 ad oggi.

Cosmetici preferiti dai giapponesi

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La maggioranza dei cosmetici presenti sul mercato giapponesi sono importati dall’Europa, in particolare Francia, Svizzera e Italia. Tuttavia, sono numerosi anche i brand giapponesi anche di elevata qualità i quali rappresentano il 33% del mercato cosmetico, alcuni esempi più noti sono Shiseido, Kao, Kosé.

Quali sono i prodotti cosmetici più venduti tra i consumatori giapponesi?

  • Skin Care: in Giappone rappresenta il 53% del totale dei consumi di cosmetici, ben al di sopra della media internazionale che è pari al 36%;
  • Make Up: 21%;
  • Hair Care: 17%;
  • Prodotti per uomini: 6%;
  • Profumi: solo il 3%, in controtendenza con la media mondiale che è pari al 17%.
 

Ciò che distingue veramente un brand da un altro, soprattutto tra quelli più grandi, è il packaging, seguito dallo storytelling. Tuttavia, negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione al prezzo, ai prodotti per la salute, alla sostenibilità del prodotto stesso e del suo packaging e ai prodotti biologici

Principali canali di vendita

I canali di vendita dal 2020 hanno iniziato a diversificarsi in maniera rapida. I principali canali di vendita di cosmetici per quota di mercato sono i drugstore o parafarmacie che costituiscono il 37% e presentano un trend in crescita. Seguono i department store con il 13% ma in calo del 50%; a causa di questo calo numerosi department store stanno chiudendo e non sembrano essere propensi ad accogliere nuovi prodotti. Gli e-commerce rappresentano ancora solo l’8%, a differenza della vicina Cina, ma sono in rapida crescita proprio come le farmacie e i discount.

Facendo un focus sui drugstore si registra un calo del numero di compagnie presenti, al contrario delle vendite che invece sono in forte aumento registrando solo nel 2020 €58,3 miliardi. Si stima però che il numero di negozi fisici dei drugstore aumenti fino a 30.000 negozi nel 2025 fino a raggiungere un fatturato di €81 miliardi.  La maggior parte di questi drugstore sono giapponesi, ad es. Welcia, Tsuruha, Sundrug, Cosmos, Matsumoto, Kiyoshi, Sugi, Cocokara Fine.

Come vendere sui social

Il Giappone è una popolazione che insieme alla Cina ha una grande “dipendenza” da internet e i social media.  Le piattaforme di social networking più utilizzate in Giappone sono Youtube con 65 milioni di utenti Twitter, Instagram e Facebook, ma soprattutto Line con 86 milioni di utenti attivi al mese.

Un po’ come noi in occidente però tengono molto in considerazione gli Influencer. L’influencer si occupa di una particolare gamma di prodotti e si rivolge ad una determinata segmentazione di seguaci. Pertanto, prima di ingaggiare qualsiasi influencer è necessario, grazie ad uno studio di mercato, definire la nostra nicchia di mercato. In questo modo, sarà possibile per l’azienda creare una strategia pull grazie all’influencer, che pubblicizzerà il nostro prodotto e genererà nuovo interesse nei consumatori interessati. Una piattaforma utile alla ricerca di un influencer in Giappone, definita secondo le esigenze aziendali è Ameba, che registra più di 30 milioni di visualizzazioni ogni mese. Con gli influencer sarà poi possibile negoziare una percentuale sulle vendite piuttosto che un fisso, a seconda della popolarità dello stesso.

Il Giappone nonostante negli ultimi anni abbia rallentato la sua crescita e sia passato in secondo piano rispetto ad altri giganti, rappresenta ancora un mercato importante. I consumatori giapponesi sono dei grandi estimatori dei prodotti italiani ed i redditi pro capite elevati permettono alle aziende straniere di importare e vendere più facilmente che in alcuni altri Stati. Tuttavia, è necessaria una strategia, una conoscenza della cultura e delle normative, le quali non vanno mai sottovalutate. 

Se vuoi conoscere di più l’export della cosmetica italiana leggi il nostro articolo a questo link

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